Cos’è un farmaco equivalente?
Il farmaco equivalente o generico è un farmaco che contiene lo stesso principio attivo (l’ “ingrediente” principale), nella stessa quantità e via di somministrazione di un medicinale di riferimento (di marca), sviluppato e brevettato da un’azienda farmaceutica e commercializzato con un nome di fantasia.
Scaduta la protezione brevettuale, l’azienda titolare del brevetto perde l’esclusiva del prodotto e pertanto altre aziende farmaceutiche possono produrre e commercializzare il medicinale equivalente.
I medicinali equivalenti devono presentare gli stessi requisiti di qualità, sicurezza ed efficacia dei corrispondenti medicinali di riferimento.
Qualità
Come tutti i medicinali, i farmaci equivalenti devono essere prodotti nel rispetto delle rigorose norme di buona fabbricazione (GMP– Good Manifacturing Practice).
Le GMP assicurano che tutti i medicinali equivalenti o di marca siano prodotti secondo rigorosi standard di qualità.
Il sistema di controllo GMP di un’azienda di equivalenti deve comprendere l’intero processo di produzione: dall’ordine e ricezione delle materie prime alla produzione, confezionamento, stoccaggio, spedizione e consegna.
Sicurezza
Nessun medicinale, sia esso di marca o equivalente, può essere commercializzato nei Paesi della Comunità Europea senza aver ottenuto preventivamente l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) da parte di un’Autorità Regolatoria Nazionale o Europea.
L’AIC garantisce ai pazienti, oltre a qualità ed efficacia, la sicurezza del medicinale.
Ogni azienda farmaceutica deve monitorare per legge gli effetti derivanti dall’uso di un dato medicinale e deve investigare, valutare, comprendere e cercare di prevenire qualsiasi reazione avversa o altro problema che potrebbe insorgere in relazione all’assunzione di un medicinale.
Efficacia
Due medicinali si definiscono equivalenti e garantiscono la medesima efficacia terapeutica quando sono dimostrate:
- Equivalenza farmaceutica: stesso principio attivo nella stessa quantità e via di somministrazione;
- Bioequivalenza: ogni medicinale deve essere assimilato e reso disponibile nell’organismo con simile velocità e quantità rispetto al farmaco di marca.
La bioequivalenza è accertata da studi di biodisponibilità che misurano, attraverso il confronto con il medicinale di marca, la quantità di un principio attivo presente nel sangue nel suo massimo picco e ad intervalli di tempo regolari.
Lo studio di bioequivalenza fa parte della documentazione tecnica che viene valutata dall’Autorità Regolatoria per il rilascio dell’AIC.
Gli eccipienti influenzano l’efficacia di un medicinale equivalente?
Gli eccipienti sono sostanze non attive da un punto di vista terapeutico, pertanto non influenzano l’efficacia del medicinale. Per questo motivo i medicinali equivalenti non devono necessariamente contenere gli stessi eccipienti del medicinale originatore; ciò che deve essere garantito è che il principio attivo venga rilasciato alla stessa velocità e nella stessa quantità del medicinale di marca, come dimostrato dalla bioequivalenza.
- Contatti
Laureata in Odontoiatria e Protesi dentaria nel 2012 presso l’Università “Sapienza” di Roma.
È iscritta all’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma n. O6303.
Specializzata in Protesi Estetica Adesiva, Conservativa Diretta e Indiretta (intarsi, restauri estetici), Pedodonzia, Endodonzia (sotto sistema ingrandente 2.8x), Chirurgia Orale, Implantologia e Protesi tradizionale, mobile e fissa, su denti naturali e impianti.