Il dente del giudizio, propriamente chiamato “terzo molare” o “ottavo” è l’ultimo dente a spuntare. In quanto tale, spesso succede che lo spazio a lui dedicato sia in qualche modo già stato preso dagli altri denti, se non addirittura che non ci sia mai stato a causa di problemi ortodontici pregressi che hanno portato ad un affollamento dei denti. Per questi motivi, i denti del giudizio spesso vanno incontro a disodontiasi o inclusione, cioè fenomeni di difficile uscita del dente e conseguente infiammazione della gengiva.
Non sempre questo succede. In molti casi, infatti, può accadere che il dente del giudizio spunti senza troppe difficoltà e quasi senza accorgersene. In altri, può accadere che i denti del giudizio spuntino storti, che si infiammino periodicamente o che addirittura vanno storcere i denti vicino.
E’ bene specificare che il dente del giudizio è un residuo della dentatura che l’uomo aveva millenni fa, quando la sua alimentazione era ben diversa da quella di cibi raffinati e morbidi che abbiamo oggi e la parte della mascella (splancnocranio) era molto più sviluppata rispetto ad oggi.
Nei secoli è successo che lo splancnocranio si è gradualmente ridotto in favore del neurocranio (la parte del cranio che contiene il cervello) e di conseguenza i denti si sono modificati in ampiezza, numero e morfologia.
Il risultato, insomma, è che ad oggi non a tutte le persone i denti del giudizio spuntano normalmente e, molto spesso, risultano solo “dei denti in più” abbastanza inutili ai fini della masticazione e a perenne rischio infiammazione e dolore.
Cosa fare quindi?
E’ semplice: monitorare la crescita dei denti del giudizio già dall’adolescenza -magari in occasione della pulizia dei denti o di un controllo ortodontico- , intercettare precocemente eventuali situazioni di rischio -specie in caso di malocclusioni o morsicatura della guancia- e non rinviare continuamente il problema aspettando l’ennesima infiammazione per togliere il dente.
Anche perché, sappiatelo, il caldo esacerba moltissimo le situazioni di infiammazione del terzo molare e ritrovarsi con un’estrazione del dente del giudizio il giorno di Ferragosto dopo una notte d’inferno non è il massimo!
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Laureata in Odontoiatria e Protesi dentaria nel 2012 presso l’Università “Sapienza” di Roma.
È iscritta all’Albo dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma n. O6303.
Specializzata in Protesi Estetica Adesiva, Conservativa Diretta e Indiretta (intarsi, restauri estetici), Pedodonzia, Endodonzia (sotto sistema ingrandente 2.8x), Chirurgia Orale, Implantologia e Protesi tradizionale, mobile e fissa, su denti naturali e impianti.